Settore: Alimentare
Locatità: Corigliano d'Otranto (LE)
La progettazione ha interessato oltre ai corpi fabbrica anche i seguenti impianti di stabilimento:
- centrale termica per la produzione d'acqua surriscaldata e relativa distribuzione;
- centrale di aria compressa e relativa distribuzione;
- impianto di raffrescamento;
- centrale del vuoto e relativa distribuzione;
- centrale frigorifera e relativa distribuzione.
L'efficienza e la corretta funzionalità dell'intera opera ci rende merito circa i principi alla base delle scelte progettuali a suo tempo adottate. Infatti la centrale termica, che dal settembre 1995 lavora al servizio della produzione di paste secche di semola di grano duro, opera ancor'oggi in modo eccellente nonostante il processo produttivo sia stato quadruplicato (da 2000 kg/ora agli attuali 8000 kg/ora).
Le logiche di funzionamento innovative applicate nella gestione e conduzione della centrale termica hanno permesso di ottenere vantaggi sia in termini di funzionalità che di risparmio energetico:
- riduzione dei consumi di combustibile compresi fra il 16% e il 20% rispetto ai consumi registrati dalle migliori aziende similari;
- automazione completa della gestione dell'intera centrale con gli operatori dedicati solo ad interventi saltuari di controllo;
- aumento della vita utile delle macchine termiche che non vengono sottoposte sbalzi significativi di temperatura (max 10°C) causa di shock termici sia in fase di inserzione di nuovi carichi termici sia in fase di spegnimento di alcune utenze.
CONCLUSIONI
La corretta progettazione degli impianti termici ausiliari, sia in fase di prima realizzazione che di successiva implementazione, da momento critico diviene occasione per creare profitto mediante una corretta gestione dell'investimento di razionalizzazione dei costi di produzione.. Nel caso concreto descritto, il Pastificio Pedone ha registrato una riduzione dei consumi medi di gas pari ad oltre 1 Nmc per ogni 100 kg di pasta prodotta: a fronte di consumi medi rilevati in aziende similari fra 3,8 e 5,15 Nmc, si è passati a 3,2 Nmc per q.le.
Per un pastificio della nostra realtà produttiva la cui potenzialità media è di circa 400'000 q.li/anno, considerando un costo circa di € 0,25 per Nmc, il risparmio ottenibile è nell'ordine di oltre € 100'000 all'anno a fronte di un investimento medio di pari importo (circa un anno di pay-back dell'investimento).